Alex ha presentato degli schizzi storici e sociali sull’Impero Romano tramite il passaggio immaginario di un sesterzio di mano in mano a persone di professioni o mestieri diversi. Con la testa dell’imperatore Traiano stampata su un lato la moneta reca un messaggio di propaganda: che tutti i popoli vengono romanizzati e assimilati in una società multietnica.
La moneta testimonia l’alta importanza dell’esercito; essa viaggia con uno squadrone di legionari a Londra, poi fino alla Scozia dove i soldati imparano a portare i pantaloni come i Celti. Passa poi nella Germania dei barbari, con i loro villaggi di capanne, ben inferiori alle abitazioni e alle terme della civiltà romana.
Tornata in Italia a Milano viene data come resto ad una donna – schiava o emancipata – in una bottega. Poi parte in viaggio e alle stazioni di posta serve all’acquisto di cibo di strada. Arrivata a Rimini, centro di chirurgia avanzata, passa al chirurgo; egli l’utilizza a Roma per fare una scommessa sulle gare dei carri al Circo Massimo. Continua il percorso fino a Napoli con uno schiavo arricchito, che si permette una villeggiatura chic. Un marinaio superstizioso la porta come protezione contro gli infortuni di mare e essa arriva in Africa, a Timgad, città vetrina, che pubblicizza la civiltà romana.
Un mercante di profumo nel 117 d.C arriva a Charax in Mesopotamia, quando Traiano conquista la regione. Così l’imperatore dai capelli grigi e la testa stampata sul sesterzio simboleggiano l’apice del potere romano.
Grazie Alex per una presentazione arguta, con svariati esercizi interattivi.