Paolo ha accennato alla formazione dei servizi segreti nell’Ottocento e nella Prima Guerra Mondiale per soffermarsi sul periodo dell Repubblica Italiana dal 1948 in poi.  Dopo la Seconda Guerra Mondiale i servizi segreti avevano un ramo civile e un ramo militare. Il Generale Giovanni di Lorenzo, che fece parte della Resistenza nel 1943 e godeva la simpatia della sinistra, assunse il comando di SIFAR ( Servizio Informazioni Forze Armate) per 7 anni (1955-62).  Iniziò un’enorme raccolta di dati personali su migliaia di personaggi più in vista delle istituzioni politiche, della stampa e dei media. Si giudicava che i fascicoli avrebbero uno scopo ricattatorio e nel 1967 furono denunciati dal ministro della difesa come ‘deviazioni’ dei servizi segreti.  Nel 1964 il Generale de Lorenzo fu coinvolto nel Piano Solo, un fallito colpo di stato.

Dal 1969-80 l’Italia visse il triste periodo della ‘strategia della tensione’ o ‘gli anni di piombo’ in cui si creò una situazione di paura tra la popolazione italiana e si destabilò la Repubblica, con violenza di piazza, lotta armata e terrorismo, ad es. la strage della Banca Nazionale a Piazza Fontana, Milano nel 1969 e i moti anarchici di Bologna nel 1980.  I terroristi responsabili dei fatti di Piazza Fontana erano legati a terroristi di estrema destra nel Veneto e probabilmente a settori deviati della sicurezza.

Paolo ha poi trattato dello scandalo dell’assassinio dei magistrati Giovanni Falcone (nel maggio del 1992) e Paolo Borsellino (nel luglio del 1992).  Si è fermato sull’agenda rossa di Borsellino, la cui borsa fu asportata dalla scena della stage da un capitano dei carabinieri.  La borsa fu restituita alla famiglia, ma senza l’agenda rossa, mai trovata, in cui Borsellino avrebbe fatto appunti sui fatti della morte di Falcone e nomi di personaggi di spicco legati alla Mafia.

Grazie Paolo di una presentazione seria che ha destato l’attenzione dei membri del Circolo.