Barbara ha comunicato il fascino della Sardegna nella sua presentazione panoramica e colorita.
Dotata di una costa di 1800 chilometri l’isola vanta spiagge, rocce scoscese, scogli, cale spettacolari e acque cristalline; è meta di turisti (che hanno un apporto importante all’economia) e di amanti degli sport nautici. Per chi cerca un ambiente incontaminato ci sono oasi che tutelano la geologia, la flora e la fauna, ad esempio il Parco Nazionale di la Maddalena con la spiaggia rosa a Budelli; poi c’è Caprera, isola selvaggia e immacolata con la Casa Bianca di Garibaldi. Bisognerebbe accennare agli stagni delle riserve palludose, a Cagliari e a Oristano rinomati per i fenicotteri a colori mirabili.
I numerosi ruderi e moumenti testimoniano la presenza di popoli a partire dall’era megalitica. Di particolare interesse sono i nuraghi – le torri, le tombe e i pozzi di una civiltà neolitica (1850-238 a.C) sparsi sul territorio (ad esempio Su Nuraxi vicino a Barumini). Ci sono pure molti resti romani come il teatro a Nora oppure monumenti medioevali come la cattedrale a Cagliari che attesta la presenza pisana.
I paesi sardi tramandano le tradizioni folcloriche specialmente a Carnevale. A Nuoro ci sono le maschere animalesche (di origine pagana) che gli uomini portano in testa per fare delle danze a passi particolari a scopo di proteggere la fertilità della terra. Ad Oristano nella Sartiglia, oltre alle maschere, ci sono corse a cavallo, giostre e cavalcate che richiamano la cultura aragonese.
Grazie Barbara – alla prossima!