Chi riconosce queste forme? Chi si domanda se siano giuste o no? Vieni che ti pettino; se lo sapevo non ci andavo; le scrivo[a Mario/ gli scrivo [a Maria]; adesso mi mangio un bel panino. E in pronuncia quando si deve pronunciare la e e la o aperta o chiusa? Ecco alcuni esempi di lingua parlata o scritta che Frances Hotimsky ha definito italiano neo standard, forme usate dal ceto medio e tipiche dei mass media attuali. A Frances queste usanze sembrano deviazioni dall’italiano standard che si è evoluto dai grandi toscani del Trecento (Dante, Petrarca, Boccaccio), dalle regole dell’Accademia della Crusca, dalla seconda stesura dei Promessi Sposi di Manzoni e da quello che si insegnava nelle scuole. Lei rimpiange l’assenza di un punto di riferimento nell’uso della lingua attuale e la certezza che si comunica in un modo chiaro e preciso. Frances ha chiesto al suo pubblico, che comprendeva italiani, francesi e inglesi, di esprimere il suo parere su questo fenomeno e sugli esempi citati. I presenti, pur riconoscendo la necessità pratica di una lingua standard oggigiorno, hanno contribuito un bel po’ di locuzioni che hanno valore, grazie al loro interesse dialettale, regionale o gergale. Grazie Frances di averci fatto riflettere su ‘questioni della lingua’!