Treviso : città dipinta, capitale della Marca gioiosa et amorosa.
Claudia Daniotti ha iniziato il suo invito a passeggiare per Treviso con questa citazione: ‘Questa nostra Italia d’arte tutta quanta imbevuta’, cioè dappertutto in Italia si trovano belle cose a scala piú piccola, appunto in città di modesta grandezza come Treviso. (Solo un tenace lavoro di restauro assicurò il patrimonio artistico di questo gioello dopo la distruzione di gran parte del centro storico da un bombardamento nel 1944.)
Claudia ha scelto scorci ameni – i palazzi lungo il fiume Sile che si divide in tre e percorre tutta la città, i canali, i portici , i vicoli acciottolati medievali, le mura del primo Cinquecento, le tre porte della città e le case dipinte all’esterno e all’interno che fanno di Treviso una vera urbs picta.
Tra gli edifici pubblici intorno a Piazza dei Signori c’è il Palazzo dei Trecento, sede dell’antico consiglio di trecento persone, dove l’attuale consiglio comunale si riunisce in una bella sala affrescata.
Claudia ha notato che il Duomo, di origine medievale, fu rifatto all’interno nel Settecento. Qui si trovano bellissimi dipinti rinascimentali – ad esempio L’Annunciazione di Tiziano, L’Adorazione dei Magi e La Visitazione del Pordenone. Altrove nella Sala del Capitolo della chiesa domenicana di San Nicolò Tommaso di Modena raffigurò un ciclo di monaci studiosi, alcuni dei quali si permettono gli occhiali o la lente di ingrandimento.
Ci sono monumenti che attestano la fama di Treviso come città di incontri, giochi e divertimenti – la Loggia dei Cavalieri, affrescata, la Fontana delle Tette e L’Assalto al Castello d’Amore che testimonia la tradizione dell’amore cortese.
Grazie Claudia di aver condiviso le tue conoscenze e la tua erudizione con noi.