Eravamo in tre gruppi per una serata di svariati giochi da tavola. Da una parte si divertiva con Cluedo, gioco di famiglia e il mistero della morte del padrone di casa nella sua villa di lusso, recentemente restaurata. Chi era l’assassino? Che arma utilizzo? In quale stanza commise il delitto? Richiede memoria, logica e deduzione. Il tavolo da gioco con le nove stanze e i passaggi sotterranei, le carte dei personaggi, le pedine attirano i partecipanti.
Un secondo gruppo si occupava di Dixit, gioco di fantasia e immaginazione. Si gioca con carte che raffigurano disegni che incoraggiano la riflessione e migliorano il linguaggio e la creatività. Si sentivano le risate e la conversazione tra i partecipanti.
Altri due membri hanno giocato a Scopa, popolarissima nei caffe’. E’ un gioco di destrezza e di fortuna.
Qui si rapportano le regole di Scopa secondo un entusiasta abituato:
Si può giocare in 2 o 4. Se in 4 le coppie si siedono una apposto all’altra. Si decide chi controlla le carte e le mischia. L’opponente taglia il mazzo e mette la porzione di sotto sopra. Chi controlla le carte mette quattro carte faccia in su, visibili, sul tavolo, e distribuisce tre carte, non visibili, ad ogni giocatore. Si gioca in senso orario, cominciando dal giocatore vicino a chi ha distribuito le carte.
Secondo il numero della carta che si gioca, si prendono tante carte dal tavolo. Se non è possibile si mette la carta sul tavolo e basta. La carta che prende tutte le carte fa ‘scopa’ e si mette faccia in su. Alla fine il vincitore è quello che ha più carte, più ‘scope’. Il 7 di denari vale 1 punto, il re 10, il cavallo 9 e la donna 8.
Alla prossima!